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Elvin Dhimitri, first violin of the Opera e Lirica Orchestra, tells us about the magic of Vivaldi's Four Seasons.
You have been a soloist, the first violin of prestigious orchestras in Italy and abroad, and performed with string quartets that have won international prizes. What do you appreciate the most of the experience as a soloist, in an orchestra and with a string quartet?
They are three different approaches to the interpretation of music. As a soloist, I have extreme emotional freedom and technical responsibility. With a quartet, I discover a sublime understanding and the fusion of sounds, while sharing expressiveness. In an orchestra I learn to work in team, to unite instruments with different timbres and personalities to create a single voice.
You recorded movie soundtracks. What did this experience add to your career as a musician?
Soundtracks are fundamental in movies. They require a very interesting and complex work. A movie could never be imagined without a soundtrack, whereas some great composers contributed to make a movie reach fame. The passion for this genre inspired us to create the wonderful show "La Dolce Vita" for Opera e Lirica, with the most beautiful soundtracks by the great composers of Italian cinema, like Morricone, Ortolani, and Piovani.
Your music career also includes composition and arrangement. How do they interact with the professional life of an artist?
Music is a complex art and it needs two parties: the composer and the interpreter. This peculiarity makes music a living and ever changing art. Indeed, even though the piece of music was composed 300 years ago, its performance will always be up to date and innovative.
With Opera e Lirica, you are a solo violinist in The Four Seasons by Vivaldi. What makes this work timeless, attracting audience from all around the world to attend our concerts in Rome?
“The Four Seasons” is the most important instrumental work by Vivaldi. It is a pillar of Italian and world music. It tells about the cycle of life through an explosion of colours and emotions.
What is the musical revolution marked by Vivaldi with The Four Seasons?
The revolution lies in the magnificence of the four concertos for violin, string orchestra and harpsichord. The four concertos are extremely difficult in terms of technique and expressiveness. The complexity derives from the programme music concept, including brief texts for each season in the musical score. The instrumental technique as a means to describe seasons, moods and natural phenomena is Vivaldi's brilliant musical revolution.
As a soloist performing Vivaldi's Four Seasons, what is the most challenging moment of this masterpiece?
Apart from the technical difficulty of the solo parts, the real challenge is the expressiveness and style, characterized by strong contrasts and a delicate dialogue between the instruments.
What is the season you can identify with, in art and in life?
I identify with the joyful chirp of birds in Spring, the fury of the storm in Summer, the festive and heady villagers' dance in Autumn, and the sorrowful and melancholic shiver of Winter.
To attend The Four Seasons Concert performed by Elvin Dhimitri with Opera e Lirica Orchestra, click here.
ITALIANO
Elvin Dhimitri, primo violino dell'Orchestra di Opera e Lirica, ci racconta la magia de Le Quattro Stagioni di Vivaldi.
Sei stato solista, primo violino di orchestre prestigiose all'estero e in Italia, nonché di quartetti d'archi con cui hai vinto premi di rilievo internazionale. Cosa apprezzi di più dell'esperienza da solista, di quella in orchestra e cosa del quartetto?
Sono tre approcci differenti di interpretazione musicale. Da solista disponi di una grande libertà emozionale e nel contempo di un’estrema responsabilità tecnica. In quartetto, scopri la sublime intesa, la fusione sonora e la condivisione espressiva. In orchestra impari il gioco di squadra, volto a unire strumenti con timbriche e personalità diverse per creare un’unica voce.
Hai inciso colonne sonore per il cinema. Cosa ha apportato questa esperienza alla tua carriera musicale?
La colonna sonora è un elemento fondamentale del cinema, un lavoro molto interessante e complesso. Mai potremmo immaginare un film senza musica, mentre alcune colonne sonore di grandi compositori hanno contribuito a rendere celebri dei film. La passione per questo genere ci ha ispirati a creare per Opera e Lirica il magnifico spettacolo “La dolce vita”, con le più belle colonne sonore dei grandi compositori del cinema italiano come Rota, Morricone, Ortolani e Piovani.
Altri elementi del tuo percorso musicale sono la scrittura musicale, la composizione e gli arrangiamenti. Come interagiscono questi aspetti della musica nella vita professionale dell’artista?
La musica è un’arte complessa e, per poter esistere, ha bisogno di due elementi: il compositore e l’interprete. Questa particolarità rende la musica un’arte viva e sempre nuova, perché, anche se l'opera è stata scritta 300 anni fa, la sua esecuzione sarà sempre attuale e innovativa.
Con Opera e Lirica sei violino solista ne Le Quattro Stagioni di Vivaldi. Cosa rende quest'opera intramontabile, tanto da raccogliere qui a Roma pubblico proveniente da tutto il mondo?
“Le Quattro Stagioni” è l’opera strumentale più importante di Vivaldi ed è un pilastro della musica Italiana e mondiale, un racconto del ciclo della vita in un’esplosione di colori ed emozioni.
In cosa consiste la rivoluzione musicale che ha operato Vivaldi con Le Quattro Stagioni?
Nella maestosità di quest’opera che include quattro concerti per violino, orchestra d’archi e clavicembalo, di un’elevatissima difficoltà tecnica ed espressiva. La complessità consiste soprattutto nella concezione di quest'opera come musica a programma, che nella partitura include anche dei brevi testi per ogni stagione. L’utilizzo della tecnica strumentale come mezzo per descrivere le stagioni, gli stati d’animo e i fenomeni naturali è la sua geniale rivoluzione musicale.
Da solista di questo capolavoro di Vivaldi, qual è il momento più impegnativo di quest'opera magistrale?
Oltre alla difficoltà tecnica delle parti solistiche, la vera parte impegnativa è quella espressiva e stilistica, caratterizzata da forti contrasti e dal delicato dialogo tra gli strumenti.
Qual è la stagione in cui ti riconosci di più, nella vita e nell'arte?
Mi riconosco nel gioioso canto degli uccelli della primavera, nella furia della tempesta dell’estate, nella festosa e inebriante danza dei villani dell’autunno e nel triste e malinconico brivido dell’inverno.
Per vedere le date del concerto de Le quattro stagioni con Elvin Dhimitri e l'orchestra di Opera e Lirica, clicca qui.