Interview with Mauro di Maio - FAIPA Association - Intervista a Mauro di Maio
Posted by      05/11/2018     Interviews    Comments 0

He welcomes, guards and advises. If Sorrento ranks among the top destinations in all tourist wish lists, the credit also goes to the role of a specific profession: the concierge. We have talked about it with Mauro Di Maio, who has served the Russo family for thirty years at their Hilton Sorrento Palace hotel, and has been the national president of “The Golden Keys FAIPA” association since 2016.

When did you join the association?

«In 2000, but that is not how the story started. Until the late 90ies, Italy only had the Italian Doormen Federation, founded in the middle of the last century and affiliated with The Golden Keys International Union. A different interpretation of the articles of association led to the creation of two different representations who share the same profession.»

Why are hotels in Sorrento awarded prizes for the quality of their hospitality and 30% of their guests are tourists who have come back to Sorrento year after year for decades?

«In the Sorrento Peninsula and on the Amalfi Coast, a lot of hotels are directly managed by the owners as if they were their home. The staff has been the same for years, and the clients are treated as guests of the family. This explains the success of the local culture of hospitality».

How much does the concierge work affect such results?

«Those who know us understand the level of our work. The association's motto is “Friendship, respect and solidarity”: we believe in these values, and it shows from our results.»

How do you interpret your role? 

«I find satisfaction in understanding the guests' requests, and proposing them the solution that best suits their needs. That is what I felt when I attended a wedding anniversary celebration at sunset on the seventh floor of the Hilton hotel – a romantic ceremony for only two people.»

What do you suggest your guests?

«To enjoy the beauty of the peninsula by walking through its less known corners and discovering the real nature of this land and its inhabitants.»

This issue of Sorrento Style is inspired by the movie “Eat Pray Love”. Where would you fulfil these desires?

«Meditation in the Saint Francis convent, having a walk in the cloister. Then, a romantic kiss in the Villa Comunale public garden, accompanied by the notes of “Anema e core”. Finally, a candle-lit dinner at the Marina Grande harbour.» What would you suggest to a guest who intends to romantically surprise his wife? «It is necessary to know the lady's taste by having her husband, children and friends to talk about her. In this way, the surprise can be customized. Anyway, success is guaranteed: Sorrento is rich in locations for all kinds of hearts, they will never lack the creative spark here.»  

 

Accoglie, custodisce, consiglia. Se Sorrento svetta nella classifica delle mete più ambite dai turisti, il merito è anche di una specifica figura professionale: il concierge. Ne parliamo con Mauro Di Maio che da trent’anni è al servizio della famiglia Russo, titolare dell’Hilton Sorrento Palace, e dal 2016 presidente nazionale dell’associazione “Le chiavi d’oro Faipa”.

Quando è nato questo sodalizio?

«Nel 2000, ma alle spalle ha una lunga storia. Fino alla fine degli anni Novanta, in Italia esisteva soltanto la Federazione italiana dei portieri d’albergo, fondata a metà del secolo scorso e aderente all’Unione internazionale delle chiavi d’oro. Una diversa interpretazione dello statuto ha portato alla nascita di due rappresentanze diverse, ma accomunate dal medesimo lavoro». Perché gli alberghi sorrentini vengono premiati per la qualità dell’accoglienza e il 30% degli ospiti è rappresentato da turisti che tornano a Sorrento da decenni? «In penisola sorrentina e costiera amalfitana, molti alberghi sono gestiti come case direttamente dai proprietari. Il personale è lo stesso da anni e i clienti sono trattati come ospiti di famiglia. Ciò fa sì che la cultura locale dell’accoglienza risulti vincente».

Quanto incide il lavoro del concierge su certi risultati?

«Chi ci conosce comprende il livello del nostro lavoro. Il motto della nostra associazione è “Amicizia, rispetto e solidarietà”: crediamo in questi valori e i risultati si vedono».

Come interpreta il suo ruolo?

«Provo soddisfazione nel comprendere le richieste dell’ospite proponendogli la soluzione più adatta alle sue esigenze. È ciò che ho sentito nel presenziare a un anniversario di matrimonio celebrato, al tramonto, al settimo piano dell’Hilton: una romantica cerimonia per sole due persone».

Che cosa suggerisce agli ospiti? «Di godersi la bellezza della penisola passeggiando nei suoi angoli meno conosciuti, scoprendo la vera natura di questa terra e dei suoi abitanti».

Questo numero di Sorrento Style si ispira al film “Mangia, prega, ama”: dove soddisferebbe questi desideri?

«Raccoglimento nel convento di San Francesco e passeggiata nel chiostro. Poi un romantico bacio nella villa comunale sulle note di “Anema e core”. Infine una cena al lume di candela a Marina Grande».

Che cosa consiglierebbe a un ospite intenzionato a fare una sorpresa romantica alla moglie?

«Bisogna conoscere i gusti della signora attraverso i racconti di marito, figli e amici, così da personalizzare la sorpresa. Ma il successo è assicurato: Sorrento è ricca di spunti e location per tutti i cuori».

 

Ciriaco Maria Viggiano for Sorrento Style

group_work Cookie consent