Le Quattro Stagioni di Vivaldi a Napoli
Vivi la potenza evocativa ed emozionante delle "Quattro Stagioni", l’opera più celebre e rivoluzionaria di Antonio Vivaldi, eseguite dall'ensemble di Opera e Lirica, con quintetto d’archi e clavicembalo nella magnifica Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli.
Primo violino: Elvin Dhimitri
Quintetto d'archi e clavicembalo
Elvin Dhimitri, primo violino di Opera e Lirica, è stato riconosciuto come artista che riesce a fondere un’energia appassionata e un’intensa capacità comunicativa. Nel 1992 ha ricevuto l’incarico di primo violino della Bilkent Youth International Symphony Orchestra. Si è esibito all’interno dell’Orchestra Sinfonica dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, la Nuova Orchestra Sinfonica Scarlatti di Napoli e la Filarmonica Toscanini di Parma, tra le altre. Nel 1997 è stato nominato primo violino dell’Orchestra Filarmonica di Roma e, a partire dallo stesso anno, è un membro dell’Orchestra Sinfonica di Roma e del Lazio.
PROGRAMMA
La musica che descrive le quattro stagioni è sempre stata popolare, compositori barocchi come Werner e Fischer, per citarne solo alcuni, hanno creato composizioni su questo tema. Ma nessuno mai come Antonio Vivaldi lo ha fatto in maniera tanto pittorica ed emozionante.
L’attenzione dell’intero periodo barocco ai mutamenti delle stagioni e al sorprendente aspetto cangiante del paesaggio naturale è testimoniata anche dai capolavori scultorei di Bernini. L’arte barocca concepisce in modo drammatico il rapporto tra uomo e natura e tra uomo e universo. Le scoperte di Galileo Galilei fanno sì che l’uomo non abbia più una posizione predominante al centro del cosmo, il che determina un nuovo atteggiamento di stupore e di timore verso la potenza della natura.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono il simbolo di quest’epoca. Non solo la sua spettacolare descrizione della natura è fonte di meraviglia, ma lo è il suo stesso linguaggio musicale. La composizione mira a sorprendere l’ascoltatore con melodie inconsuete, create attraverso una maggiore ritmica e aumentati contrasti armonici. La sua musica risulta più libera e fluida, capace di descrivere al meglio la storia che desidera narrare, le scene dei canti degli uccelli in primavera, dei temporali estivi, della fuga delle volpi in autunno, per finire con la pioggia in inverno. Esprimendo al meglio la concezione barocca, la natura viene teatralizzata in un’opera di cui lo spettatore si sente attivamente partecipe, coinvolto nel turbinio degli eventi che si susseguono a ritmo incalzante.
Primo Tempo
1. Concerto F XI N.4 in La Maggiore - Allegro molto/Andante molto/Allegro
2. Concerto “La Rustica” RV 151 in Sol Maggiore - Presto/Adagio/Allegro
3. Concerto RV 127 in Re Minore - Allegro/Adagio/Allegro
Secondo Tempo
1. Concerto N.1 in Mi Maggiore, RV 269, "PRIMAVERA" Allegro / Largo / Allegro
2. Concerto N.2 in Sol Minore, RV 315, "ESTATE" Allegro non molto - Allegro / Adagio – Presto – Adagio / Presto
3. Concerto N.3 in Fa Maggiore, RV 293, "AUTUNNO" Allegro / Adagio molto / Allegro
4. Concerto N.4 in Fa Minore, RV 297, "INVERNO" Allegro non molto / Largo / Allegro
INFO UTILI:
- Non è richiesto il dress code.